Jeshua canalizzato da Pamela Kribbe Cari amici, vi do un caloroso benvenuto e vi mando tutto il mio amore. Amo tutti voi teneramente. Il mio amore per voi non è solo di natura universale ma ha anche un tocco personale, perché ho conosciuto molti di voi quando ero fra di voi qui sulla terra. Io sono Jeshua. Ho vissuto sulla terra come Gesù e sono stato tra la gente per dare prova dell'amore che è disponibile per tutti noi dalla Sorgente che sta dentro di noi. Adesso è arrivata l'ora per voi di prendere la fiaccola. Voi siete i semi che fioriscono oggi. Questo è il significato della rinascita di Cristo. Io, l'uomo che una volta visse sulla terra, non sono colui che è destinato a tornare; invece, il potere universale dell'energia Cristica sta ora nascendo dentro di voi. Sono così contento di sostenervi in questo processo stando con voi in questo modo. All'inizio di questa sessione, Pamela e Gerrit mi chiesero quali argomenti avrei voluto affrontare e io risposi: "Non ha importanza, voglio solo stare con loro." Desidero semplicemente toccarvi con la mia energia e ricordarvi la vostra grandezza. Nell'estendere la mia energia a voi, il mio unico proposito è che sentiate la fiamma della chiarezza dentro di voi, la fiamma della vostra verità. Questa è l'essenza dell'energia Cristica. Io sono stato un portatore iniziale di questa fiamma, ma ora tocca a voi portare la fiaccola. È importante riconoscere chi siete all'interno di voi. Voi portate questa fiaccola e dovete rendervi conto che è arrivata l'ora di mostrarla al mondo, perché il mondo la sta aspettando. Questo è un momento di trasformazione, un momento di grandi cambiamenti che mostrano molte facce, sia oscure sia luminose. I tempi sono pronti per le persone che hanno una visione più ampia, che riescono ad osservare tutte le manifestazioni dell'oscurità e della luce da uno stato d'animo calmo e tranquillo e sono capaci di essere presenti nell'amore, senza giudicare. Oggi parlerò di malattia e salute. Ma ricordatevi: la mia preoccupazione principale è di farvi sentire che io sono qui, farvi sentire che siete uguali a me e io sono uguale a voi. Noi siamo uno, siamo portatori di una particolare energia della Luce e abbiamo lavorato a lungo, durante molte vite, per radicare e ancorare questa energia nella terra. Questo è il vostro compito. È questa la vostra missione. È arrivata l'ora di lasciarmi andare come qualcuno da ammirare. Io sono un fratello e un amico per voi, non un maestro che dovreste seguire. Voglio circondarvi con le energie dell'amore e della verità. È tutto quello che posso fare. Ora sta a voi farvi avanti e lasciare che la Luce delle vostre fiaccole splenda. Malattia e salute - questo è un argomento che prima o poi si presenta nella vita di tutte le persone. Prima di tutto vorrei dire che cos'è la malattia in realtà: tutte le malattie sono di origine spirituale. Spiegherò questo descrivendo una distinzione tra i diversi corpi che avete. Oltre al corpo fisico, visibile a tutti voi, avete anche un corpo emozionale, un corpo mentale e qualcosa che si potrebbe chiamare un corpo spirituale. La malattia inizia principalmente nel corpo emozionale. È da qui che certi blocchi si stabiliscono nel corpo fisico, al livello materiale. Spesso le credenze del corpo mentale contribuiscono allo sviluppo dei blocchi emozionali e quindi alla manifestazione della malattia. Sto parlando di credenze profondamente radicate o abitudini di pensiero. Spesso si tratta di credenze riguardanti ciò che è giusto e sbagliato in voi stessi. I giudizi possono letteralmente creare un blocco nel vostro sistema energetico emotivo. In quei punti, dove nascono i blocchi, dove l'energia emotiva non può fluire liberamente, qualcosa dell'energia oscura diventa visibile nell'aura. Questa energia può stabilirsi nel corpo. Non è necessario che questo accada, in quanto questo processo richiede molto tempo e ci sono opportunità sufficienti per riportare le cose in equilibrio emotivamente prima che la malattia si manifesti. Generalmente le vostre emozioni vi dicono quando la vostra energia non sta fluendo, e quando rivolgete la vostra attenzione al loro messaggio e lo onorate, i blocchi vengono rilasciati. Per esempio, potete sentirvi sconvolti o arrabbiati ogni volta che dovete fare una cosa particolare e se osservate queste emozioni più da vicino, vi diranno che state costringendo voi stessi a fare delle cose che non affermano realmente chi siete e chi volete essere. Tuttavia, se sistematicamente ignorate la vostra rabbia e vi sforzate di fare delle cose riguardo alle quali davvero non vi sentite bene, allora l'emozione 'si dà alla clandestinità', per così dire. Si sposta dalla vostra consapevolezza e si esprime attraverso il vostro corpo fisico. L'emozione repressa è un'energia che vuole essere ascoltata da voi. Quando si esprime attraverso il corpo, si manifesterà come un disturbo fisico. Di solito un disturbo fisico o una malattia indica un'emozione dentro di voi della quale siate ampiamente inconsapevoli. Il sintomo fisico ve la rende visibile ad un altro livello e in questo modo vi aiuta in effetti a mettervi in contatto con il blocco. In questo modo i sintomi o i dolori fisici sono il linguaggio dell'anima. L'anima desidera ardentemente la piena comunicazione fra tutte le sue parti. L'anima si sente felice quando c'è un libero flusso d'energia e un rinnovamento continuo di tutti gli aspetti di sé. I blocchi impediscono all'energia di fluire liberamente e questo deprime l'anima. Quindi la malattia ha la funzione di un indicatore: vi mostra dove necessitate di guarigione. Sebbene la malattia sembri negativa, nel senso che siete infastiditi da ogni sorta di sintomi e dolori, la chiave sta nell'interpretare la malattia come un messaggio o un indicatore. Così facendo diventa più facile collaborare con la malattia invece di resistere ad essa. L'anima ha molti modi di comunicare con voi. Il modo preferito dell'anima è parlarvi attraverso la vostra intuizione: toni silenziosi di sensazione, impressioni, sussurri quieti del cuore. Se non riesce a raggiungervi in questo modo, sarete allertati dalle vostre emozioni. Le emozioni parlano un linguaggio più forte. Vi mostrano chiaramente che dovete guardarvi dentro e scoprire che cos'è che innesca quella reazione emotiva. Ogni volta che siete fortemente coinvolti emotivamente dovete scoprirne il motivo e che cosa significa per voi. Se vi acquietate e ascoltate attentamente, l'anima ve lo dirà. Se resistete o negate le vostre emozioni, l'anima vi parlerà attraverso il vostro corpo. Il corpo è un essere intelligente, altamente sensibile non solo alle cose materiali (come cibo e liquidi), che ingerite, ma anche alle emozioni, ai sentimenti e ai pensieri che avete. Il corpo è destinato ad essere un comunicatore. Non è un mero veicolo in cui dimorare. Ha una funzione intelligente da compiere nell'aiutare l'anima ad esprimersi ed a conoscersi nella materia. Come potete imparare a capire il linguaggio della vostra anima, se questo viene espresso attraverso il corpo come malattia? Nel momento in cui la malattia si manifesta, potrebbe non esservi chiaro quale sia il messaggio che essa vi trasmette. Infatti, a lungo avete costantemente negato l'emozione che essa rappresenta per cui, per definizione, non è ovvio quello che la vostra malattia ha da dirvi. Comprendere il significato spirituale della malattia è un processo. È una ricerca, un viaggio interiore, durante il quale gradualmente ristabilite il processo di comunicazione. Per intraprendere questo viaggio dovete, prima di tutto, accettare la vostra malattia. La reazione iniziale ad una malattia è spesso di negazione o resistenza. Preferireste che la malattia scomparisse il più presto possibile, perché vi spaventa. Avete paura del fallimento, dell'indebolimento, dell'imperfezione e, alla fine, della morte. Il panico che vi assale quando dovete affrontare un indebolimento fisico o una malattia, vi impedisce di aprirvi ad una prospettiva più ampia sulla malattia. Potreste considerare la malattia in una luce diversa. Potreste viverla come un messaggero di cambiamento, come un invito per ritornare a qualcosa di prezioso che avete perduto. Per comprendere e cooperare con la 'funzione di segnale' della malattia, è molto importante dire di sì ai sintomi e dolori che si presentano nel vostro corpo. Nel dire sì, nell'accettare lo stato del vostro corpo fisico e nell'essere disposti ad ascoltare il linguaggio della vostra anima attraverso esso, avete in effetti risolto metà del problema. Il problema vero non è la malattia stessa ma quello che essa rappresenta, il blocco (blocchi) sottostante. La malattia vi attacca, per così dire, costringendovi ad osservare il blocco sottostante. Nel rivolgervi alla malattia dicendo di sì con il cuore e con l'anima, avrete già risolto parte del blocco senza nemmeno sapere precisamente che cosa vi voglia dire la malattia. Parte della comunicazione è ristabilita per la vostra mera disponibilità, la vostra pazienza e la determinazione ad intraprendere questo viaggio interiore. Tuttavia, dire di sì e abbracciare la malattia non è facile per voi. Potreste scoprirvi a resisterle, ad essere arrabbiati o disperati, non ascoltando pertanto ciò che la disfunzione già vi sta dicendo. Spesso avete degli indizi specifici. Per esempio le inabilità del corpo vi indicano che dovete lasciar perdere certi obblighi, passare più tempo nella quiete da soli, essere meno attivi e più attenti alle vostre necessità. Anche se potreste non sapere ancora come interpretare la vostra situazione fisica da un livello spirituale, molto spesso il comportamento impostovi dal disturbo è un grande indizio. Limitandovi in certi ambiti, esso punta il riflettore su cose che prima erano nell'oscurità. Che ne dite della vostra capacità di essere pazienti e gentili con voi stessi? Riuscite davvero a prendervi cura bene delle vostre necessità fisiche ed emotive? La malattia porta sempre a galla queste domande, affrontare ed accettare le emozioni che causano fa parte del processo di guarigione. Per iniziare davvero il processo di guarigione, dovete dire di sì a tutto di essa: il dolore, il disagio, l'ansia, l'insicurezza e la rabbia. Dovete guardarla negli occhi, essere amichevoli e tenderle la mano. Essa viene da voi per essere guarita. Non è qualcosa di cui dovete sbarazzarvi il più rapidamente possibile. Non è una coincidenza che essa sia entrata nella vostra vita ora. Se ignorate il linguaggio del vostro corpo e continuate ad opporvi alla malattia, è molto difficile arrivare all'essenza spirituale e al significato della malattia stessa. C'è troppa rabbia e paura intorno ad essa. Raggiungerete la vera libertà interiore solo affrontando a faccia a faccia la vostra malattia, il vostro dolore e disagio e anche i vostri sentimenti di paura e disgusto. Abbracciateli e chiedete ad essi silenziosamente e con una coscienza aperta: che cosa volete dirmi? Nella vostra società non è un'ovvietà essere intimi col vostro corpo. Parlare col vostro corpo come un essere che si merita amore e rispetto, non è considerato naturale. Vi vengono serviti molte immagini idealizzate di come dovrebbe apparire il vostro corpo, cosa implicano la forma fisica e la salute, e che cosa dovreste o non dovreste mangiare e bere. Esistono ogni sorta di regole e standard riguardo ad una vita lunga e sana. Ma tutte queste immagini idealizzate non hanno alcun rapporto con il cammino dell'anima. Il cammino dell'anima è altamente individuale. Perciò, per scoprire la verità su qualunque malattia, disturbo o angoscia, di cui soffre il vostro corpo, dovete sintonizzarvi con voi stessi in una maniera molto intima, lasciandovi alle spalle tutti questi standard e regole generali, spesso artificiali. Vi si chiede di lasciar perdere tutti questi standard esteriori e di cercare la vostra propria verità nel vostro intimo. Questa è una grande sfida per voi, in quanto la paura e il panico che vi assalgono nel caso di una malattia, vi inducono troppo facilmente a rivolgervi alle autorità esterne a voi stessi. Vi rivolgete alle autorità esterne per consigli e conforto. Può trattarsi di un medico o di un esperto in terapie alternative; fondamentalmente non fa alcuna differenza. Il punto è che per paura voi tendete a rinunciare alla vostra responsabilità ed a cederla parzialmente a qualcun altro. Naturalmente non c'è nulla di sbagliato nell'ascoltare il consiglio di un esperto, e molto spesso questa è una cosa molto sensata da fare. Ma dovete sempre portare questa conoscenza dentro di voi e soppesarla nel vostro stesso cuore. Sentite se il consiglio è in risonanza con voi o no. Solo voi siete il vero creatore della vostra vita, il maestro del vostro corpo. Solo voi stessi sapete che cos'è meglio per il vostro corpo. Nel senso più profondo della parola, voi siete il creatore del vostro corpo. Dato che la malattia rappresenta un'emozione bloccata, che in parte è al di là della portata della vostra coscienza, non è sempre facile capire che cosa rappresenta la malattia o il sintomo. A volte sembra molto difficile scoprire che cosa vi sta cercando di dire l'anima con una specifica malattia. A questo punto dovete andare dentro di voi ed esaminarvi attentamente, nel senso di diventare gradualmente consapevole del tipo di energia che si manifesta nella malattia e di quello che sta cercando di dirvi. Riacquistare l'intimità con il vostro corpo richiede esercizio; non è una cosa ovvia. Non rinunciateci troppo facilmente. Quando avete a che fare con disturbi persistenti, cercate di esaminarli ancora una volta. Prendetevi un momento per rilassarvi e poi viaggiate con una consapevolezza neutrale nei punti del vostro corpo dove la malattia si sta esprimendo. Chiedete al dolore o alla malattia di assumere la forma di un essere vivente, così che potete parlargli. Chiedetele di apparire come un animale, un bambino o un essere umano. Oppure chiedetele di apparire come una guida, in qualunque forma. Usate la vostra immaginazione! L'immaginazione è uno strumento prezioso per scoprire i moti più profondi della vostra anima. Se lo fate e poi notate che il vostro corpo risponde - con immagini o sentimenti - sentirete gioia. Sentirete felicità per l'intimità ritrovata. Il corpo vi parla e il suo ruolo di comunicatore è ristabilito! Questa è una conquista. Non appena vi rendete conto che siete in grado di conoscere il vostro corpo dall'interno e che siete l'unico che possa farlo per voi stessi, vi sentirete più fiduciosi. Questa fiducia in voi stessi vi rende più facile percepire quello che la malattia sta cercando di dirvi. Vi impedisce di spazzare via le risposte che ricevete dal vostro sé interiore, perché non si adattano alle idee generali del mondo esterno. L'intimità con il corpo è molto preziosa in ogni circostanza, ma in particolare quando il corpo è malato o stressato. Il modo per far parlare il vostro corpo è l'amore. Non incoraggerete la comunicazione col vostro corpo se cercate di rimuovere la malattia ripetendovi ardentemente delle affermazioni o visualizzazioni di guarigione. Questa è ancora una forma di lotta o resistenza. La chiave sta nell'arrivare a capire il significato della parte malata del vostro corpo. Se capite questo, le cose cambieranno e i blocchi emotivi possono essere rimossi. Ecco come funziona il processo di guarigione - non combattendo la malattia, in un modo o nell'altro, bensì accettandola come un amico che vuole mostrarvi la direzione giusta. Questo è difficile da capire, perché la malattia vi spaventa e vi preoccupa. Tuttavia, l'accettare e comprendere la vostra malattia è l'unica via verso la vera guarigione. La malattia vuole riportarvi a casa.
Malattie croniche e terminaliLo scopo della malattia è quello di ottenere una migliore e più profonda comprensione di voi stessi. Quando fate questo e seguite il processo di guarigione interiore, ne risulta spesso la guarigione fisica. Tuttavia non sempre la cosa funziona in questo modo. Alcune malattie non scompaiono nemmeno quando sembra che siate arrivati alla radice del blocco emotivo sottostante. Questo accade con le malattie croniche. Nel caso di una malattia cronica ci sono dei problemi fisici persistenti che continuano a ripetersi. Specialmente durante i periodi vulnerabili in cui perdete più o meno il contatto con il vostro sé interiore, i sintomi si ripresentano a volte anche in quantità crescente. Questo può essere abbastanza demoralizzante. Perciò è importante considerare la malattia da una prospettiva più ampia. Le persone con una malattia cronica si incaricano di un compito piuttosto arduo. Al livello dell'anima, essi hanno acconsentito ad affrontare le paure che si presentano nel contesto della loro malattia e a confrontare le immagini idealizzate di come uno dovrebbe comportarsi nella vita. Impegnarsi in questa sfida dimostra grande coraggio. Spesso accade che un'anima scelga una malattia cronica per elaborare un argomento specifico in maniera molto concentrata. La malattia vi costringe a ritornare ogni volta ad emozioni particolari. C'è uno schema emozionale che accompagna la malattia. Affrontare queste emozioni ripetutamente è un compito abbastanza pesante, ma porta molti frutti per l'anima. Molto spesso queste vite hanno una grande profondità ed una ricchezza interiore che non è sempre evidente agli altri. Perciò non è di sostegno sforzarsi di ottenere o sperare costantemente in un miglioramento nella condizione medica. Il fatto è che spesso la malattia procede in un movimento a spirale, aiutandovi a crescere al livello interiore in movimenti circolari verso l'alto, anche se all'apparenza ricadete ogni volta negli stessi sintomi fisici. Al livello spirituale, voi non cadete indietro ma raggiungete profondità sempre maggiori nell'affrontare le emozioni che forse sono state trascurate da voi in passato, persino nelle vite passate. Questo vale anche per i difetti fisici ereditari o congeniti. A questo riguardo, a volte, voi parlate di karma, ma io sto attento con questo concetto, giacché voi avete la tendenza ad associare il karma con crimine e punizione. Non è così che funziona. L'anima ha il sincero desiderio di conoscere se stessa completamente e di essere libera. Questo è il suo desiderio più profondo. In base a questo ardente desiderio qualche volta l'anima s'impegna in disturbi, malattie e difetti fisici, che l'aiutano a raggiungere il suo obiettivo. Di sicuro non è una questione di saldare i vostri debiti. È un profondo intento di essere liberata ed a volte il modo migliore per arrivarci è sperimentare circostanze estremamente difficili dentro il vostro stesso corpo. Per questo intento non possiamo che avere il massimo rispetto, specialmente nella vostra società dove si nutrono delle immagini ideali disumane su come essere funzionali, utili, belli e di successo. Queste idee idealistiche rendono ancor più difficile vivere la vostra vita con un'invalidità e di viverla ugualmente come significativa e piena di gioia. Infine, desidero dire qualcosa sulle malattie terminali incurabili. A volte sarà ovvio che qualcuno non sopravvivrà più ad una malattia. Il corpo soccombe gradualmente alla malattia. La "struttura terrena" non regge. In quel momento, che cosa fa l'anima che si trova dentro quel corpo? Finché continuerete ad opporvi alla malattia, non potrete entrare in contatto con la vostra anima e la vostra conoscenza interiore che vi dice che è ora di dire addio. Qualche volta percepite in anticipo che dovete andarvene, ma l'idea vi colpisce con tale orrore e tristezza che voi continuate a lottare. Siete ansiosi di provare un altro trattamento o di aspettare che venga lanciata quella nuova medicina. Questo è perfettamente comprensibile e io non voglio di certo condannare questo atteggiamento, ma state facendo male a voi stessi in un modo terribile. Se lasciate andare e permettete alla morte di avvicinarsi, noterete che la morte non è un avversario bensì un amico. La morte vi libera dalla lotta. Se seguite quello che la morte vuole dirvi, passerete attraverso numerose fasi prima che l'effettivo processo di morire abbia luogo. Queste fasi hanno a che fare con un rilascio graduale di tutte le cose terrene - dei vostri cari, del vostro ambiente terreno, dei vostri sensi, con cui osservate ogni cosa intorno a voi. Questo è un processo bello, naturale. Sarebbe un peccato coprire questo processo con un atteggiamento di lotta in cui cercate di aggrapparvi alla vita a qualunque costo. Spesso il corpo è già diventato così fragile allora che la vita non vale più la pena di vivere. Lasciatela andare. La morte è un liberatore che è lì per servirvi. La morte non è vostro nemico. La morte vi porta nuova vita. Quando siete con qualcuno che è incurabilmente malato e quando sentite che la persona sa che morirà, cercate di parlarne con dolcezza e attenzione. È un sollievo per la persona che sta per passare oltre. La cosa più cara e preziosa che possiate fare per una persona morente è starle seduto accanto e tenerle la mano. Non c'è altro che dobbiate sapere o essere in grado di fare nell'accompagnare una persona morente. La cura terminale è molto importante nella vostra società. Un giorno tutti voi l'affronterete nella vostra famiglia o nel cerchio di amici. Siate semplicemente presenti con la persona morente e sentite il viaggio che è in arrivo. Sentite il momento potente, forte, in cui l'anima abbandona il corpo e ritorna negli altri regni, a casa sua. Non considerate una malattia che porta alla morte come un nemico che alla fine vi sconfiggerà. Non si tratta di una battaglia. Molto spesso la morte arriva per liberarvi da dolori e miserie ancor peggiori. Certamente non siete un perdente. Continuerete semplicemente il vostro cammino in un altro modo. A volte ci sono delle questioni che avreste voluto vivere o superare durante questa vita, ma non è possibile portarle a termine. Questo potrebbe angosciare voi e non solo voi ma anche coloro che rimangono indietro. Tuttavia, vi chiedo di lasciarle in pace, poiché c'è una saggezza più profonda all'opera che vi sta guidando e porterà voi e i vostri cari insieme in circostante nuove e migliori. Un giorno sarete di nuovo uniti e celebrerete la vita. Oggi, il mio appello più grande riguardo alla malattia è di abbracciare davvero la vostra malattia. Circondatela di amore e consapevolezza e lasciate che vi conduca ad una comprensione più profonda di voi stessi. Affidatevi alla malattia e permettetevi di entrare in una comunicazione più profonda con voi stessi. Arrendersi non significa essere passivi o amareggiati riguardo alla vostra malattia, ma collaborare con essa in maniera attiva, come un amico. Abbraccio tutti voi col mio amore e vi chiedo di sentire la mia presenza oggi, la presenza dell'energia di Cristo. Sentite l'amore disponibile per tutti voi in malattia e in salute. C'è tanto amore ovunque intorno a voi e potete sentirlo non appena abbandonerete i vostri giudizi. Avete così tanti giudizi su quello che vi meritate e non vi meritate, su quello che state facendo bene e quello che state sbagliando, su tutte le cose che avete ancora da fare e raggiungere. Lasciateli stare. L'amore è presente qui e adesso per tutti voi.
Traduzione di Paula Launonen | ||